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MESTIERI ANTICHI ALL'ISLA
Formentera, artigiani al lavoro per salvare le vecchie barche dalla demolizione: “Ogni imbarcazione ha la sua storia che non deve andare perduta”

Un progetto reso possibile solo grazie al maestro d’ascia 87enne Ramón Mayans, l'ultimo vero artigiano dell'isola capace di costruire e riparare le imbarcazione in legno.

FORMENTERA (15 dicembre 2021) – Non sono relitti da demolire, sono un patrimonio di Formentera da difendere. Dietro quelle “carrette di mare” arenate in qualche angolo interno dell’isla o sulle caratteristiche rotaie di legno che fanno bella mostra sulle rive del mare, ci sono infatti storie infinite che non possono andare perdute. Ecco perché c’è chi a Formentera le recupera, conservando così le affascinanti storie di vita e di pesca che ognuna di essa porta con sè.

È Josep Cartoixà, un ingegnere industriale meccanico in pensione, nato a Barcellona ma residente da anni a Formentera: “Il nostro obiettivo – spiega Cartoixà – è recuperare il patrimonio nautico dell’isola e al tempo stesso promuovere l’arte del restauro delle barche. Vogliamo fare in modo che le nuove generazioni possano conoscere e apprezzare l’evoluzione storica delle imbarcazioni e soprattutto di llaüt, bot e bruixes” .

Lo stesso Cartoixà ha deciso di mettere a disposizione un terreno di famiglia a Es Pujols per allestirvi un museo-laboratorio, uno spazio che leghi a doppio filo il passato, il presente e il futuro di queste storiche imbarcazioni.

Un progetto, questo, che è reso possibile, però, solo grazie al maestro d’ascia 87enne Ramón Mayans, l’ultimo vero artigiano “doc” dell’isola capace di progettare, costruire e riparare le imbarcazioni in legno, fin da quando di anni ne aveva 15. È lui, infatti, che a Formentera ha trasmesso la passione a un gruppo di volontari (guidati appunto da Josep Cartoixà) e insegnato loro tutte le procedure e i segreti di un’arte che con il passare del tempo e l’evoluzione dell’industria marittima rischia sempre più di scomparire.

“Oggi costruire da zero una barca in legno è quasi impossibile, tenendo conto anche della necessità di tutelare le foreste – spiega Cartoixa -. Ecco perché è importante restaurare le vecchie barche , seguendo le antiche tecniche artigianali del mestiere tramandate qui a Formentera da Ramón Mayans. Non va dimenticato che in queste imbarcazioni vi è rinchiusa davvero tanta storia. Sono come un album di foto. Demolirle significherebbe che tutti questi racconti andrebbero perduti. Il nostro intento è quello di recuperarle e perseverare così la loro storia”.

Una squadra di volontari, quindi, che a Formentera sta imparando dall’ultimo maestro dell’isla un mestiere che affonda le radici nell’antichità. Un lavoro che necessita organizzazione, precisione, conoscenza ma soprattutto passione nel cuore e arte nelle mani. Solo così le barche in legno vengono plasmate e diventano sculture, ciascuna un pezzo unico. “La costruzione e il restauro delle barche seguono regole antiche – conclude Cartoixà – che mescolano tradizione, conoscenza e istinto. Il materiale principe, il legno, deve essere conosciuto perfettamente dal maestro d’ascia in tutte le sue caratteristiche, perché nella barca ogni essenza – per duttilità, resistenza, elasticità, durezza – ha un posto ben preciso. Non è insomma facile e il lavoro è faticoso. Ma vi assicuro che ogni volta che il restauro è finito, per tutti noi è una gioia infinita. Non abbiamo solo recuperato una barca, abbiamo anche salvato dall’oblio una storia di vita di Formentera”.

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