Tutte le foto in questo articolo sono state scattate oggi, 1 gennaio 2024.
FORMENTERA (1 gennaio 2024) – Solo e isolato. Lontano da tutto e da tutti. All’ombra di un faro che si erge maestoso su un promontorio, impervio, brullo e roccioso, a 65 metri sul livello del mare di Formentera. È in questo paesaggio silenzioso, suggestivo e incontaminato che vive da diversi anni Negrin, l’oramai famoso gatto eremita (la sua storia è apparsa su diversi giornali nazionali e stranieri) soprannominato “il guardiano del faro di Cap Barbaria”. E ovviamente anche oggi, primo gennaio del 2024, Negrin era lì, a “festeggiare” il Capodanno da solo ma sempre pronto ad accogliere a suon di fusa coloro che vanno a trovarlo. Per vederlo basta poco. Una volta giunti al faro di Cap Barbaria, infatti, è sufficiente chiamarlo e lui arriva per farsi accarezzare e coccolare. Insomma, Negrin ama sì la solitudine, ma è anche molto dolce e affetuoso.
Il coccoloso micio – che ora avrà circa sei anni – è stato visto per la prima volta vicino al faro di Cap Barbaria quando era nato presubilmente da poche settimane. Nei primi anni, qualcuno vedendolo lì solo e isolato, lo ha preso con sè portandolo nella propria casa, ma lui ha poi sempre preferito fare ritorno vicino al faro. E da questo luogo remoto non ha mai voluto andarsene, nonostante appunto i vari tentativi di adozione.
E così alla fine per evitare che qualcuno, pensando di fargli del bene, lo prendesse nuovamente per portarselo a casa, è stato adagiato vicino al faro un cartello con vergata la scritta: “Sono un gatto bianco e nero. Mi chiamo “Negrin”. Non sono abbandonato. Sono io a voler vivere vicino al faro di Cap Barbaria. “L’Acción Francisco Formentera”, che si occupa degli animali senza padrone, si prende cura di me. Se vuoi collaborare comprami del cibo umido, ma non portarmi via da qui. Grazie”.
«Quando è stato adottato non era felice – ha detto la presidente dell’associazione che si occupa appunto dei gatti di Formentera che non hanno un padrone -. Non mangiava e manifestava tutta la sua tristezza. Così lo abbiamo riportarto al faro, che per lui è a tutti gli effetti la sua casa. Non si potrebbe lasciarlo lì perché è un’area protetta, ma alla fine, in via eccezionale e dimostrando sensibilità verso l’insolito caso di questo dolcissimo gatto, le autorità ci hanno dato il permesso. E così oramai sono circa sei anni che vive all’ombra del faro. Giorno e notte. Estate e inverno. È sempre lì. Quando piove o soffia il vento forte, Negrin si ripara nella grotta che si trova vicino al faro. Sì è insomma organizzato bene”.