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I CHIOSCHI DI FORMENTERA
“No ai chiringuitos imprenditoriali”. In piazza a Sant Francesc un presidio e un minuto di silenzio. Avviata on line anche una raccolta firme

Fissato per giovedì 14 aprile alle 18 un sit-in di protesta presso la piazza di Sant Francesc, invitando tutti i presenti a unirsi in un minuto di silenzio.

FORMENTERA (10 aprile 2022) – Un presidio in piazza. Un minuto di silenzio. E una raccolta firme. Non intendono certo stare alla finestra gli ex gestori dei chiringuitos di Formentera dopo la decisione dell’ente preposto di affidare ad altre società gli stessi chioschi, in virtù dei progetti e delle offerte economiche presentate.

 

L’ “Associazione delle concessioni sulle spiagge di Formentera” – che rappresenta anche appunto gli ex gestori dei chiringuitos – ha fissato per giovedì 14 aprile alle 18, un sit-in di protesta presso la piazza di Sant Francesc, invitando tutti i presenti a unirsi in un minuto di silenzio “per la morte – dicono senza mezzi termini – del modello tradizionale di chioschi sulla nostra isola”.

“È innegabile – aggiunge la stessa associazione –  che le offerte economiche hanno prevalso sui progetti e il modo tradizionale di realizzarli. I chioschi sono un segmento strategico del turismo di Formentera e la loro identità viene ora completamente stravolta. L’isola perde così parte della sua essenza”.   

 

In merito è stata anche avviata una petizione (clicca qui per la raccolta firme) che ha sta registrando tantissime adesioni, ben al di sopra di ogni previsione.

“Dopo questo bando, la gestione familiare che ha caratterizzato i bar sulla spiaggia di Formentera negli ultimi decenni diventerà più imprenditoriale – dice Bartolo Escandell, presidente dell’associazione delle concessioni sulle spiaggia di Formentera -. Per tutti noi è stato un vero e proprio shock. Dei vecchi gestori, quelli di una vita, non ne è rimasto nessuno. Ci hanno praticamente licenziati tutti. Gestivamo queste attività dall’inizio del turismo. E ora tutto cambierà. Del resto contro alcune società non possiamo certo competere perché sono molto forti e hanno più soldi di noi. Abbiamo contribuito in maniera significativa allo sviluppo del turismo sull’isola, ma ora ci danno il benservito”.

Per la stessa associazione comunque non è ora tempo di sventolare bandiera bianca. Il sigillo dell’ufficialità sulla decisione della commissione non è ancora infatti stato posto. All’iter procedurale manca ancora il parere del Consell e gli eventuali ricorsi che alcuni dei partecipanti al bando intendono presentare: “Cercheremo in tutti i modi, ovviamente leciti, di ribaltare questa inaccettabile decisione”.

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