FORMENTERA (4 aprile 2024) – Hanno rischiato tutti di precipitare nel vuoto, da un’altezza di 80 metri. Uomini, donne e bambini hanno vissuto questa mattina, 4 aprile, momenti di assoluto terrore e angoscia. Tutti loro erano sbarcati sull’isola, dopo un viaggio della disperazione durato due giorno, in cerca di un avvenire migliore. In tutto 21 persone di origine nordafricana, tra cui due neonati, un bambino di cinque anni (tutti e tre accompagnati dalle loro rispettive madri) e due ragazzi di 16 anni e 17 anni, senza genitori. Lo scafista ha lasciato il gruppo di persone nella zona della scogliera vicino al faro de La Mola, di difficile e pericoloso accesso, per poi allontantarsi. Alcuni di loro sono riusciti – seppur a fatica – a scalare la scogliere (e sono poi stati intercettati dalla Guardia Civile), ma una decina (tra i quali le donne con i loro bambini) sono rimasti intrappolati ad un’altezza di 80 metri, con il rischio appunto di precipitare.
Qualcuno ha sentito le grida di aiuto e ha lanciato l’allarme. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, la Guardia Civil (con l’ausilio anche di uno dei loro elicotteri), la Polizia locale e la Protezione Civile. L’operazione di salvataggio è durata diverse ore. Emcomiabile l’intervento dei pompieri che con l’utilizzo di corde hanno portato in salvo tutti i dieci migranti. La squadra dei Vigili del fuoco di Formentera che hanno portato a termine von successo l’operazione di salvataggio era conposta da Alex Valeiras, Guillermo Soler, Ramon del Peral, Alexandre Bonilla, Carlos González, Jaume Jorqués, e Jennifer Quintanilla. Un plauso a tutti loro.
Sempre oggi altre tre imbarcazioni con migranti a bordo sono arrivate sull’isola. Una nella nella zona del ristorante “Sa Platgeta”, sulla spiaggia di Migjorn, un’altra nella zona “Sa Punta Roja” e un’altra ancora all’altezza della spiaggia “Es Copinar“. In tutto, i migranti sbarcati oggi sono stati 65. Tutti di origine maghrebina in apparente buona salute.
Va ricordato che in caso di sbarchi, il protocollo consiste nel trasferire subito le persone a Ibiza, dove vengono sottoposti ad un controllo sanitario e ad una prima assistenza da parte della Croce Rossa. Subito dopo vengono presi in custodia dalle forze dell’ordine.
