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IL DRAMMA DEI BARCONI
Nuovi sbarchi: questa volta 13 migranti a Es Caló. C’è chi parla di una nuova rotta Algeria-Formentera per entrare in Europa

Mai come quest'anno si sono registrati tanti sbarchi a Formentera e a Ibiza: nel 2021 sono già arrivati più di 1700 migranti. Nel 2020 erano 400 in meno.

di Davide Gervasi

FORMENTERA (3 ottobre 2021) – Nuovo sbarco ieri sera, 2 ottobre, intorno alle 22, con 13 migranti intercettati sulla spiaggia di Es Calò a Formentera. Sono tutti uomini, ma questa volta non provenivano dall’Algeria come nella stragrande maggioranza dei casi di quest’anno, ma dal Marocco. Appena il barcone su cui viaggiavano si è avvicinato alla costa dell’isla, sul posto sono intervenute le pattuglie della sicurezza cittadina e della polizia locale di Formentera. Per tutti e tredici sono scattati subito i controlli sulle loro condizioni di salute e poi sono stati trasferiti a Ibiza nel centro di accoglienza.

L’ennesimo sbarco di ieri sera, conferma ancora una volta come il dramma dell’immigrazione stia assumendo contorni sempre più allarmanti: mai come quest’anno si erano registrati tanti sbarchi a Formentera e a Ibiza. I numeri che arrivano dal governo delle Baleari del resto parlano chiaro: finora nel 2021 sono già arrivati ​​nelle isole più di 1.700 migranti (da precisare ancora una volta che tutti quelli sbarcati a Formentera vengono sempre intercettati subito dalle forze dell’ordine locali e trasferiti a Ibiza) che superano di gran lunga la cifra raggiunta in tutto il 2020 che era di 1.464.

Un fenomeno, questo, che sta dilagando, tanto che oramai c’è chi parla non solo di una nuova ondata di sbarchi ma anche di “una nuova rotta di arrivo di massa che collega l’Algeria con le Isole Baleari, in particolare con Formentera poiché è il punto in Europa più vicino a quel Paese”. Una rotta, intendiamoci, che è sempre esistita, ma che solo di recente ha iniziato ad essere utilizzata in maniera massiccia e costante come “porta d’ingresso” verso l’Europa. 

Questo “consolidamento” della rotta Algeria- Formentera cela di fatto una criminalità organizzata che sfrutta coloro che – in fuga dal proprio paese di origine, a causa delle circostanze socio economiche e politiche – cerca un avvenire migliore altrove. Mafie apparentemente ancora “piccole”, considerando i barconi fatiscenti che usano nella maggioranza dei casi per trasportare queste persone, ma che stanno aumentando i loro illeciti introiti in maniera esponenziale. Un business fiorente sulla pelle della povera gente. L’arrivo massiccio di migranti nelle Isole Baleari non è passato inosservato neppure all’Unione Europea che ha lanciato l’allarme sull’ “attivazione della rotta algerina con le Isole Baleari, la quale sta mettendo al limite i servizi umanitari, di assistenza e di polizia per affrontarla”.

Un altro dettaglio sui recenti sbarchi che sta suscitando preoccupazione , è quello che vede di recente anche donne e bambini rischiare la vita sui “barconi della disperazione” per raggiungere Formentera. Prima erano invece solo uomini.

Non tutti, però, concordano sul fatto che Formentera faccia parte di una nuova rotta migratoria per l’ingresso in Occidente. È il caso della Delegazione del Governo nelle Isole Baleari, che ha però confermato che un numero molto più elevato di migranti è arrivato nelle isole di Formentera e Ibiza negli ultimi due anni e in particolare nel 2021. 

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