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IL DRAMMA DEI BARCONI
Formentera, nel 2021 sono sbarcati 517 migranti, più del doppio dell’anno precedente. Sono stati tutti identificati e trasferiti nel centro di accoglienze di Ibiza

Dei 517 migranti arrivati a Formentera, 492 erano uomini, adulti. Sedici donne e nove tra bambini e adolescenti. Purtroppo si devono registrare anche due migranti morti in mare.

FORMENTERA (22 novembre 2021) – È emergenza sbarchi di migranti a Formentera. Lo sostengono le istituzioni delle Baleari, ma anche l’Unione Europea. E lo confermano le forze dell’ordine locale sulla base di numeri che mai come quest’anno danno conto di un fenomeno in continua e costante crescita. Numeri che sono stati resi noti oggi, 22 novembre, dalla Guardia Civile.

Nel corso del 2021, sono stati 36 i barconi che hanno raggiunto le coste dell’isla. A bordo c’erano un totale di 517 persone, la stragrande maggioranza era proveniente dall’Algeria.

Nel 2020 erano arrivate 17 imbarcazioni con un totale 184 migranti. In altre parole quest’anno sono sbarcate quasi 350 persone in più rispetto l’anno precedente. 

Tutti i migranti sono stati immediatamente identificati e trasferiti nel centro di accoglienza di Ibiza.

Dei 517 migranti arrivati a Formentera, 492 erano uomini, adulti. Sedici donne e nove tra bambini e adolescenti. Purtroppo si devono registrare anche due migranti morti durante la disperata traversata a bordo di questi barconi vecchi e fatiscenti.  I loro corpi sono stati rinvenuti nelle acque di Formentera il 20 e il 23 ottobre scorso.

Si tratterebbe di Feriel Leroul (23 anni e madre di un bambino di due) e di Oussama Bouhraoua, un giovane di 20 anni. Entrambi algerini. Di loro si erano perse le tracce dopo che lo scorso 5 ottobre erano partiti a bordo di un gommone dal nord dell’Algeria, con l’obiettivo di raggiungere le coste delle isole Baleari. Un viaggio della disperazione in cerca di un avvenire migliore, finito in tragedia.

L’ondata di sbarchi registrata quest’anno fa oramai pensare a una nuova rotta di arrivo di massa che collega l’Algeria con le Isole Baleari, in particolare con Formentera poiché è il punto in Europa più vicino a quel Paese. Una rotta, intendiamoci, che è sempre esistita, ma che solo appunto negli ultimi mesi ha iniziato ad essere utilizzata in maniera massiccia e costante come “porta d’ingresso” verso l’Europa. 

Questo “consolidamento” della rotta Algeria- Formentera cela di fatto una criminalità organizzata che sfrutta coloro che – in fuga dal proprio paese di origine, a causa delle circostanze socio economiche e politiche – cerca un avvenire migliore altrove. Mafie apparentemente ancora “piccole”, considerando i barconi fatiscenti che usano nella maggioranza dei casi per trasportare queste persone, ma che stanno aumentando i loro illeciti introiti in maniera esponenziale. Un business fiorente sulla pelle della povera gente. L’arrivo massiccio di migranti nelle Isole Baleari non è passato inosservato neppure all’Unione Europea che ha lanciato l’allarme sull’ “attivazione della rotta algerina con le Isole Baleari, la quale sta mettendo al limite i servizi umanitari, di assistenza e di polizia per affrontarla”.

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