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COSA SUCCEDERÀ?
Formentera, caos gestione chiringuitos. Per la prima volta parlano coloro che hanno ottenuto il maggior punteggio: “Adesso basta con attese e rinvii. Autorizzateci a montare i nostri chioschi”

La vicenda chiringuitos - che dallo scorso ottobre sono stati tutti smantellati in attesa di nuove autorizzazioni - appare come un'intricata matassa difficile da dipanare.







FORMENTERA (10 febbraio 2024) – Incognite, minacce di denunce e una situazione generale che continua a rasentare il paradossale. La vicenda chiringuitos (da ricordare che dallo scorso fine ottobre i chioschi sono stati tutti smantellati in attesa di nuove autorizzazioni) appare sempre più come un’intricata matassa difficile da dipanare. E coloro che avevano totalizzato il maggior punteggio al concorso di due anni fa – per poi essere bloccati dall’iter dei ricorsi – hanno ora deciso di alzare la voce e dire basta. Basta con le attese, basta con i rinvii e basta con questa situazione arenata nelle secche dell’incertezza. E cosí hanno presentato all’unisono un esposto presso il Consell con il quale, oltre a chiedere chiarimenti su cosa sta succedendo, minacciano di passare alle vie legali. E anche nelle loro dichiarazioni non usano certo mezzi termini e parlano di una “totale mancanza di trasparenza diventata inaccettabile”, ma anche appunto di battaglie in tribunale in caso ci fossero altre proroghe agli ex gestori: “Non esiste una giustificazione sensata per non affidare la nuova gestione dei chioschi sulla spiaggia a noi che abbiamo vinto  – dicono. – Le nostre offerte ecomomiche hanno migliorato molto le tariffe attualmente pagate e con i nostri nuovi chioschi ci saranno miglioramenti anche in ambito ambientale e sociale. Questa volta non resteremo, quindi, a guardare in caso di nuove proroghe e ricorreremo alla magistratura”. Ma non solo. Denunce anche qualora si cancellasse l’esito del concorso per iniziarne uno nuovo con criteri diversi per i punteggi: “Annullare un concorso in fase di aggiudicazione per avviarne un altro molto simile con l’obiettivo che lo vinca un’altra società, sarebbe un reato gravissimo”, aggiungono.









E a dimostrazioni che coloro che hanno ottenuto il maggior punteggio stanno facendo ora davvero sul serio, c’è il fatto che si sono già rivolti a uno studio legale specializzato, guidato dall’avvocato e professore di diritto amministrativo, Francisco Javier Jiménez de Cisneros. “Abbiamo chiesto un incontro con il Consell – concludono -, ma non ci ha ancora ricevuti. Il tempo passa e oramai non siamo più disposti ad aspettare. Siamo a febbraio e bisogna concedere le autorizzazioni a noi che abbiamo vinto il bando, in modo che i nuovi chioschi vengano installati entro i tempi previsti, ovvero entro fine maggio”.






Insomma, per la prima volta da quando è iniziato questo “pasticcio”, coloro che hanno ottenuto il maggior punteggio nel concorso, hanno deciso di farsi sentire e puntare i pugni sul tavolo, chiedendo che questa volta la scelta della commissione giudicatrice del bando venga rispettata. Come andrà a finire, però, non è ancora chiaro. Per il momento il presidente del Consell Lorenzo Cordoba si è limitato a rispondere che “stiamo lavorando affinchè venga trovata una soluzione in tempi brevi. È la nostra priorità“. Ma quale possa essere questa soluzione non è ancora dato a sapere.


Da una parte, appunto, abbiamo coloro che hanno totalizzato il punteggio più alto e che legittimamente ritengono giusto ottenere il sì definitivo e iniziare la loro attività. E dall’altra abbiamo gli ex gestori che, come si sa, hanno fatto la storia, lunga decenni, di quei chioschi (contribuendo di fatto anche al fascino di Formentera) e che – insieme ad altri che hanno perso – hanno presentato ricorso (il cui iter non si è ancora concluso) contro le scelte della commissione giudicatrice, puntando il dito contro un concorso che sarebbe stato meglio avesse previsto dei criteri di punteggio diversi e anche un limite massimo sull’ammontare della proposta economica di affitto: senza quel limite, infatti, è normale che poi a vincere siano state quelle società che avevano maggiori disponibilità di soldi.



Ed ecco, insomma, perchè a distanza di quasi due anni ci si trova ancora in questo tunnel (apparentemente) senza via di uscita. Una situazione che non, riuscendo a incanalarsi sulla via della soluzione, aveva spinto il Consell a propogare fino a fine ottobre 2023 la gestione dei chioschi agli storici gestori, in modo da non rimanere senza chiringuitos durante la stagione estiva 2022 e 2023. Una più che legittima soluzione-tampone, insomma, che non aveva però risolto il problema. Scaduta la proroga, infatti, i chioschi sulla spiaggia sono stati nuovamente smantellati, in attesa di decisioni chiare e definitive da parte degli organi competenti. Ma queste decisioni non sono ancora arrivate. Il tempo passa. E l’alba della nuova stagione turistica si avvicina.




 



 






















 










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