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RIMOSSE LE "ICONE" DELL'ISLA
Smontati anche il Lucky e il chiosco di Cala Saona. Preoccupazione per il futuro degli otto chiringuitos. E si rincorrono le voci sulle possibili gestioni

"I chiringuitos sono l'anima di Formentera - si legge su Facebook -. Fanno parte della sua storia e della sua magia. Non cancelliamo tutto in nome del "Dio Denaro".

FORMENTERA (23 dicembre 2021) – Dubbi, timori e interrogativi per ora senza alcuna risposta. La notizia sulla rimozione degli otto storici chiringuitos di Formentera è rimbalzata come un “tam tam” su tutti i social e ha suscitato tra gli amanti dell’ “isla bonita” una ridda di polemiche, domande, ipotesi e prese di posizione.

Quel che resta del “Piratabus”
A esprimere incertezza e preoccupazione su quanto potrà succedere sono anche coloro che per decenni hanno gestito gli stessi chioschi, diventati delle vere e proprie icone dell’isola. “Sono in questo chiringuito da quando avevo 18 anni e ora ne ho 64 – dice Bartolo Escandell, al timone fino a pochi giorni fa dello storico Bartolo vicino a Caló Des Mort -. Per quasi 50 anni, quindi, ho portato avanti questo chiosco con passione e sacrifici. Con me ci sono anche i miei due figli e mia moglie. Ora non sappiamo cosa succederà. So solo che prima era tutto molto più semplice, ma adesso la burocrazia ha complicato tutto”.
Anche il Bartolo è stato rimosso
Il 20 dicembre, lo stesso Bartolo Escandell era in spiaggia per ultimare i lavori di rimozione del suo chiosco. A dorso nudo e con la tristezza nel cuore, ha voluto lasciare al suo posto, quasi per scaramanzia, il simbolo del Bartolo, ovvero l’alberello di conchiglie: “Vedremo come andrà la gara per assegnare le nuove concessioni, ma inutile negare che tra tutti noi c’è un po’ di preoccupazione. Si teme in particolare che potenti investitori del mercato internazionale presentino proposte economiche che saranno difficile da battere”.
Sulla stessa sintonia Vicent Coixet del chiosco La Franja: “Francamente non sono così sicuro che la prossima estate ci saranno i chiringuitos sulla spiaggia, vista la lentezza di questi procedimenti per l’assegnazione della gestione e considerando che le nuove strutture non potranno essere montate dall’oggi al domani. Bisogna essere ottimisti, ma inutile negare che la situazione non è certo delle migliori”.
Smontato anche il chiosco a Cala Saona
Sarà una corsa contro il tempo, insomma. E non mancano i timori in vista della nuova concessione (che avrà una durata di 6 anni, con possibilità di proroga per altri 2) nonché sulle tempistiche burocratiche e realizzative, anche se gli enti preposti a vagliare le domande e i progetti assicurano che “si farà di tutto per accelerare il più possibile la gara” in modo che con l’inizio della nuova stagione turistica, tutti gli otto chioschi torneranno al loro posto.
Anche lo storico Lucky è stato smantellato

Per il momento a essere smantellati sono stati il Bartolo, il Piratabus, il Lucky e il chiringuitos di Cala Saona. Gli altri (dal Kiosko 62 al Franja) sono invece ancora da smontare. Lo dovranno fare entro il 31 dicembre.

E sempre il 31 dicembre (fra una settimana, quindi) scadrà il termine ultimo per presentare il propio progetto e partecipare all’asta, con base di partenza tra i 20 e i 30 mila euro.

Dai commenti che si leggono sui social si evince che la stragrande maggioranza degli affezionati dell’isla sperano che gli stessi chiringuitos possano continuare a essere gestiti da coloro che lo hanno fatto fino adesso, proseguendo così con una tradizione che ha contribuito a rendere l’isola così speciale: “Questi chioschi sono l’anima di Formentera – si legge tra i commenti su Facebook -. Fanno parte della sua storia e della sua magia. Sono ricchi di aneddoti e ricordi. Non cancelliamo tutto in nome del “Dio Denaro“. Non facciamo in modo che diventino solo  business”.

Dal Consell non trapela alcuna indiscrezioni sui candidati che hanno per ora presentato la domanda per una possibile gestione. Girano però voci all’isla che ci sarebbe anche l’interesse del Gruppo Pacha e di una cordata di imprenditori che possono contare su importanti finanziamenti di banche svizzere. Ma per il momento – è bene ribadirlo – si tratta solo di illazioni che non trovano alcuna conferma. Viene, infatti, mantenuto il massimo riserbo su tutti coloro che hanno inviato la propria candidatura. Solo dopo la scadenza del bando (il 31 dicembre appunto) potranno essere resi noti tutti i progetti presentati.
Da ricordare, infine, che non tutte le strutture sulle spiagge di Formentera rientrano in questa categoria di chiringuitos per i quali è scaduta la concessione. Non sono ad esempio da smantellare noti locali come il Flipper, Il Blue Bar, Il Sa Sequi, il Tiburon e il Chezz Gerdi. Per loro, nessun dubbio che riapriranno tra tre, quattro mesi, con l’inizio della nuova stagione turistica.
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