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PANORAMA MOZZAFIATO
Record di visitatori (a piedi o in bicicletta) quest’anno a Es Cap de Barbaria. Il fascino seducente del faro, della grotta e della torre

Il 14 agosto è stato quest'anno il giorno di maggior afflusso: sono state 1.090 persone a piedi e 54 ciclisti a spingersi fino a questa punta estrema di Formentera.

di Davide Gervasi

FORMENTERA (25 settembre 2021) – Il fascino silenzioso e misterioso di Cap de Barbaria seduce sempre più persone. Quest’anno nel giorno di massimo afflusso (che è stato il 14 agosto) la gente è aumentata della bellezza del 62% rispetto il giorno di maggior afflusso del 2019 (era stato il 10 agosto). Un record di visitatori che non ha precedenti. I dati sono stati resi noti in queste ore dal Comune di Formentera e si riferiscono a tutti coloro che hanno varcato la soglia di Es Cap a piedi o in bicicletta. Più nel dettaglio il 14 agosto sono state 1.090 persone a piedi e 54 ciclisti a spingersi fino a questa punta estrema di Formentera. Il 10 agosto del 2019 furono invece 676 persone a camminare e 31 a pedalare.

Il 14 agosto di quest’anno, quindi, è stato il giorno di massimo afflusso, ma in tutte le giornate della stagione turistica 2021 ancora in corso, si sono registrati sempre numeri da record che danno conto di come Cap de Barbaria si confermi sempre di più come una delle tappe più gettonate per chi si trova all’isla.

Qui, come si sa, non vi sono ristoranti, bar o negozi. C’è però il fascino incredibile di un ampio spazio incontaminato, di uno strapiombo dal panorama mozzafiato, di una grotta, di una torre e di un meraviglioso faro alto poco più di 17 metri che si erge maestoso su un promontorio brullo e roccioso, a 65 metri sul livello del mare. E’ una zona vergine, suggestiva e isolata. All’isola si dice che se vuoi ammirare il confine tra il cielo e il mare devi andare a Cap de Barbaria.

L’origine del suo nome è piuttosto controversa. Molti sostengono che è così chiamata per l’antica presenza di imbarcazioni pirata che per arrivare all’isola sfruttavano questo promontorio impervio: il nome quindi si riferirebbe alle barbarie che l’isola subì da parte dei numerosi pirati che depredavano l’isla. Altre fonti, invece, accostano il termine “berberias” al nome antico delle coste africane (che si estendono proprio di fronte a Cap Barbaria) abitate appunto dai Berberi.

Il Faro di Cap de Barbaria è il terzo dell’isola – oltre al Faro de la Mola ed al Faro di La Savina – e per la unicità dei colori e per le emozioni che trasmette, è da sempre uno dei posti più amati per chi vuole vedere i famosi tramonti di Formentera.

Di vitale importanza nei secoli passati, grazie alla sua luce che raggiungeva le 18 miglia di distanza, evitava alle navi di dirigersi e incagliarsi nelle rocce.

Nei pressi del faro, c’è una spaccatura nella roccia, una vera e propria grotta naturale chiamata Cova Foradada. E’ una piccola cavità da dove è possibile scendere nelle viscere dell’isola tramite una comoda scaletta di legno. All’inizio ad accogliere il visitatore c’è un po’ di buio, ma dopo pochi passi si apre una terrazza a strapiombo sul mare. Lo spettacolo non è possibile descriverlo a parole e di sicuro rappresenta una delle essenze più pure di Formentera.

 

A poca distanza dal faro sorge poi anche una vecchia torre di vigilanza, la Torre Des Garroveret, alta circa 10 metri e risalente alla metà del 1700.  Alta ben 9 metri, si divide strutturalmente in 2 piani e dalla garitta di vedetta presente nella piattaforma superiore si può godere di una magnifica vista. Degna di nota è sicuramente la posizione della porta di ingresso: ubicata in un punto abbastanza alto, è raggiungibile da terra attraverso una scala a pioli infissa sulla parete della torre.

Dalla piattaforma posta al primo piano si raggiunge la garitta superiore tramite una scala interna. Una volta terminata la costruzione, la Torre Des Garroveret è stata utilizzata come torre di difesa. Ea questo scopo era stata dotata di un cannone come quello presente all’epoca nella chiesa di Sant Francesc (in quel periodo utilizzata anche come fortezza). Solo nel 1824, questa torre venne disarmata e si trasformò in una semplice torre di osservazione. Grazie a questa e alle altre torri di difesa è stato possibile garantire per decenni l’incolumità della popolazione isolana.

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