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NULLA DI NOCIVO
Formentera, elicottero a bassa quota per la disinfestazione contro la processionaria dei pini. IL VIDEO

Attraverso l'elicottero è stato diffuso sull’isla un prodotto fitosanitario, assolutamente non nocivo e non urticante per uomini e animali.

FORMENTERA (28 ottobre 2021) – Elicottero a bassa quota a Formentera (guarda il video sotto di Andrea Gersi). Si tratta della disinfestazione contro la processionaria dei pini, dichiarata peste forestale nel 2016 a Formentera. Il trattamento – che era stato appunto programmato in questi giorni di fine ottobre – ha raggiunto un totale di 1.600 ettari.

Attraverso l’elicottero è stato diffuso sull’isla un prodotto fitosanitario, assolutamente non nocivo e non urticante per uomini e animali. È il comune insetticida biologico che viene utilizzato nelle campagne, ovvero il “Bacillus thuringiensis, varietà kurstak”. In estrema sintesi è un batterio che si trova già in natura, nel suolo e nelle piante. Questo prodotto rimane sulle foglie solo per pochi giorni poiché si degrada rapidamente per effetto dei raggi ultravioletti. Non intacca le api e viene utilizzato in agricoltura biologica. Nessun rischio, quindi, per nessuno, se non appunto per la processionaria del pino, la quale – è bene ricordare – è un insetto che si nutre delle foglie del pino baleare autoctono (Pinus halepensis).

La processionaria non provoca la morte degli alberi che defogliano, ma li rende più sensibili ad altri agenti come la siccità o l’attacco di insetti scolitidi (coleotteri) che possono infine uccidere i pini. Può invece provocare danni dermatologici e allergici a persone e animali a causa dei peli urticanti che presenta sulla parte dorsale dell’addome.

Oltre alla diffusione aerea dell’insetticida biologico, il Servizio sanitario forestale ha attivato altre misure di controllo del parassita, come l’installazione di decine di nuove cassette nido a Formentera per i pipistrelli, il quale si sa è predatore naturale e un elemento chiave per garantire il controllo naturale dei parassiti della foresta. Ma non solo. Sono state attivate anche azioni per eliminare i sacchi che i bruchi tessono in inverno. E sono state infine anche distribuite tra i residenti ben 200 trappole per catturare le farfalle della peocessionaria: “Queste trappole – spiegano i responsabili del servizio sanitario forestale – funzionano con feromoni che attirano il maschio della farfalla e lo catturano, il che favorisce la riduzione della popolazione di maschi che possono fecondare”.

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