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LE ECCELLENZE DELL'ISLA
Formentera: il “Ca na Joana”, il ristorante dallo spirito “bohémien”. Un locale incantevole, di qualità e con una staff di professionisti

Il direttore del ristorante è Max Thione e quel che è certo servizio è di fatto uno dei valori aggiunti del locale. La sommelier è Giorgia Gobbin, tra le migliori dell'isla.







FORMENTERA (13 luglio 2023) –  Non so se vi è mai capitato di passare davanti a un ristorante e, senza conoscere alcun parere e senza avervi letto alcuna recensione, vi viene voglia di fermarvi. Dite semplicemente a voi stessi e a chi sta con voi, “questo locale mi ispira”. È come una sorta di richiamo. E’ come se a scegliere fosse semplicemente il vostro sesto senso, o se preferite, il vostro inconscio. Ebbene, nella maggior parte dei casi, quell’ispirazione è quella giusta. Ecco, questo è quello che capita a molti di coloro che passano davanti al ristorante “Ca na Joana”, a Sant Francesc. Basta sfiorarlo con lo sguardo da fuori per intuire che là dentro c’è qualcosa di davvero speciale. Di unico. Un qualcosa che induce a entrare. E una volta varcata appunto la soglia, la reazione è sempre la stessa: “wow, quanta bellezza”. È innegabile, infatti, che il “Ca Na Joana” ha davvero un fascino senza eguali qui a Formentera. Si respira un’atmosfera bohémien, trasmessagli dal suo ideatore, nonché proprietario, ovvero l’artista e collezionista d’arte George Augsburger. È lui a essere a Formentera anche l’artefice dei bellissimi negozi “Casa Joana” e “Joana de Dia”, nonché dei locali “Fonda Platè” e “Insula Beach”. 





Clicca qui sotto per vedere il video sul “Ca Na Joana” realizzato da Silvia Gallo Stampino che sull’isola realizza riprese per ristoranti, hotel, locali e negozi, a prezzi più che onesti.





LA LOCATION


Quel che è certo è che “Ca Na Joana” è di fatto un ristorante davvero molto accogliente, romantico, intimo, dallo charme sofisticato e raffinato, ma anche informale e semplice. Occupa un’antica dimora restaurata con gusto e decorata in maniera sublime dallo stesso Georges. Ogni angolo è incantevole. Ci sono rigogliose bouganville e anche un pianoforte a coda. C’è poi un secondo patio, anch’esso molto bello. È stato inaugurato pochi giorni fa. Qui ci si può sedere per bersi un ottimo aperitivo, per gustare qualche tapas e buonissimi sushi, o per godersi in pieno relax il dopo cena.









LO STAFF DEL “CA NA JOANA”



Max Thione, il primo in basso a destra


Lo staff del “Ca na Joana” è coordianato da Massimiliano (Max) Thione che ha maturato esperienze in diversi balsonati ristoranti del mondo: da New York a Parigi, da Milano a Roma. La cortesia e la professionalità sono il suo marchio di fabbrica e sotto la sua supervisione, il servizio è di fatto uno dei valori aggiunti del locale. Il ristorante, poi, vanta una delle più apprezzate sommelier dell’isla (per molti è considarata a pieno merito la sola e unica vera sommelier di Formentera). Si chiama Giorgia Gobbin (nella foto sopra con la camicetta blu) e il consiglio è davvero quello di affidarsi a lei nella scelta dei vini.



LE DUE PROPOSTE CULINARIE 


In un ristorante cosi bello e ben organizzato, non può che esserci una cucina di assoluta qualità e con le migliori materie prime, molte delle quali a chilometro zero. Alcuni piatti raccontano anche l’essenza dell’isola, con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi sapori. Da ricordare che il “Ca Na Joana” è segnalato dalla guida Michelin da sette anni consecutivi. Ed e consigliato anche da La Guía Repsol. A lavorare in questo ristorante ci sono chef e aiuti chef di primo ordine: dal bravissimo e conosciuto Paolo Gallo Stampino a Sara Messaoudi, arrivata quinta all’ultima edizione italiana di Masterchef.







Il menù del “Ca na Joana” convive poi con quello di “BĪCHI”, che qui opera in un’area con cucina a vista dove il team prepara i sushi davanti al commensale. Lo sushi-chef è nientemeno che David González, originario di Las Palmas de Gran Canaria. È un giovane formatosi alla Hofmann Hospitality School (Barcellona) e con dodici anni di esperienza come capo chef al Kabuki Wellington, tempio del sushi madrileno, sotto gli ordini di Ricardo Sanz. Il suo stile unisce la massima conoscenza del prodotto e la padronanza della cucina classica giapponese fusa con leggeri tocchi mediterranei.  E dulcis in fundo il barman (nella foto sotto). Si chiama Mattia Raffaeli e i suoi cockatil sono – a detta delle recensioni e dei pareri sui social – in assoluto tra i migliori di Formentera. 







 


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