FORMENTERA (6 maggio 2022) – Gli scafisi, traghettatori di disperati. Sono tanti coloro che che dal 2021 hanno trasportato a Formentera, a bordo di vere e proprie carrette prive delle benché minime misure di sicurezza e igieniche, uomini e donne in fuga dalla propria terra e in cerca di un avvenire migliore altrove. Non è facile individuarli e arrestarli: il “modus operandi” di questi skipper è, infatti, quello di lasciare i migranti che trasportano vicino alla costa per poi allontanarsi velocemente e far perdere subito le loro tracce. Due sono stati, peró, presi, arrestati e in questi giorni condannati. Si tratta delle prime condanne ai danni di scafisti che hanno trasportato, ovviamente illegalmente, qualcuno a Formentera.
Entrambi i condannati sono di nazionalità algerina. Hanno ammesso le loro responsabilità e accettato la pena di un anno di reclusione dopo un accordo tra la loro difesa e la Procura. La pena è stata sospesa a patto che non commettano più alcun reato per due anni, durante i quali non potranno avvicinarsi alle isole Baleari. Qualora dovessero essere beccati a commettere un reato e condannati, andranno subito in carcere per scontare anche questa pena di un anno ora sospesa.
Durante il processo è stato accertato che i due erano appunto gli scafisti di un barcone vecchio e fatiscente giunto sulla spiaggia di Migjorn l’11 febbraio scorso. Entrambi hanno ammesso di aver intascato tra i 3.000 ei 3.500 euro dalle persone che avevano trasportato.
Erano partiti da Tipaza, in Algeria, e ci sono volute dodici ore per completare la traversata. All’arrivo a Formentera erano stati subito intercettati dalla Guardia civile che avevano appunto arrestato i due skipper. I migranti erano invece stati portati al centro di accoglienza di Ibiza.
