di Davide Gervasi
IBIZA (29 agosto 2021) – Più di 15 feriti, tra cui un bambino di dieci anni e di nazionalità spagnola ricoverato nel reparto di Terapia intensiva, in gravissime condizioni. È il drammatico bilancio di un incidente in mare avvenuto ieri sera poco dopo le 21,30 e che ha coinvolto il traghetto “San Gwann” della compagnia di navigazione tedesca “FRS” andato a schiantarsi contro l’isolotto Es Malvins, all’uscita del porto di Ibiza, durante l’ultimo collegamento della giornata tra Ibiza e Formentera. Al momento dell’incidente, sulla nave viaggiavano 35 passeggeri (tutti ovviamente diretti alla volta di Formentera: sono quasi tutti spagnoli e italiani) e 12 membri dell’equipaggio, per un totale, quindi, di 47 persone.
Subito dopo la collisione, è stato lanciato l’allarme ed è scattato immediatamente un protocollo da codice rosso che ha attivato una vasta operazione di soccorso. Salvamento Marítimo ha inviato la Salvamar Acrux e la Guardamar Polimnia, con sede a Sant Antoni, nonché l’elicottero Helymer 205 da Palma nell’area dell’incidente. All’operazione di salvataggio hanno partecipato anche diverse navi pilota. Diverse ambulanze dello 061 si sono recate al porto di Ibiza per assistere l’arrivo dei passeggeri. Sul posto anche diverse unità della Guardia Civile e agenti della Polizia Portuale.
Intorno alle 23,30, i primi passeggeri soccorsi sono arrivati al porto di Ibiza a bordo di una pilotina. All’arrivo, le persone ferite sono state curate dal personale sanitario. L’ultimo dei feriti è stato invece evacuato poco dopo alla una e 30 di notte. In totale sono nove le persone trasportare in elicottero mentre le altre sono state evacuate via mare dalle navi della Guardia Civil e della compagnia Servisub. Tutti i feriti sono stati trasportati in ospedale a Ibiza dove alcuni di loro sono stati ricoverati: non sono però fortunatamente in pericolo di vita. Preoccupano però le condizioni del bambino di dieci anni, di nazionalità spagnola, trasferito all’Hospital Universitario Son Espases di Maiorca dove è ricoverato in Rianimazione.
Dalle notizie che trapelano dai soccorritori, tra i feriti ci sarebbero sei italiani. Gli altri sono spagnoli.
Secondo i dati sanitari dell’Area Sanitaria di Ibiza e Formentera, aggiornati a oggi pomeriggio, 29 agosto, sono state in tutto 19 le persone rimaste ferite: uno versa in gravissime condizioni (il bambino appunto di 10 anni), otto in condizioni meno gravi (tre sono ricoverati con lesioni multiple: due uomini di 41 anni e una donna di 32) e dieci con ferite lievi.
“L’impatto è stato molto violento – ha raccontato un italiano di 56 anni, rimasto illeso, che viaggiava sul traghetto -. Lo spavento è stato fortissimo, inutile negarlo. Per fortuna i soccorsi sono arrivati in davvero pochissimo tempo. L’organizzazione dell’evacuazione di tutti noi passeggeri è stata perfetta e veloce. Non sappiamo di preciso cosa sia successo, se non che siamo andati a sbattere contro la terra ferma di un isolotto, poco dopo essere partiti da Ibiza. Ho visto purtroppo alcuni feriti, prontamente soccorsi, e persone sotto shock. Personalmente vengo a Formentera ogni anno dal 1995, anche più volte all’anno, e mai mi era successa una cosa simile. E’ tutto così assurdo: non riesco proprio a capire come possa essere accaduto un simile incidente”.
Al momento non è ancora chiara la dinamica della violenta collisione. Le cause sono ora al vaglio degli inquirenti che stanno raccogliendo testimonianze e effettuando tutti i rilievi del caso. Il traghetto veloce “San Gwann”, che è andato a schiantarsi contro l’isolotto, ha una capacità di oltre 400 passeggeri. È lungo 51 metri e ha una velocità di servizio di 34 nodi. La sua compagnia di navigazione (appunto la FRS) ha iniziato a operare sulla rotta tra Ibiza e Formentera lo scorso giugno, quindi solo da circa tre mesi.
Per tutta la notte e ancora adesso, sono rimasti a bordo della nave il capitano del traghetto e parte dell’equipaggio, oltre agli uomini del Soccorso Marittimo giunti sul posto dopo l’allarme. Secondo il responsabile del Soccorso Marittimo, Miguel Félix Xicón, la nave non rischia al momento di affondare. La compagnia di navigazione deve presentare ora alla Capitaneria di mare un piano di rimessaggio che deve essere eseguito da una società specializzata. Un piano che dovrà essere preventivamente approvato dagli organi competenti.