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VALORE? 500 MILIONI DI EURO
È ancora fermo e sotto sequestro il mega yacht più famoso di Formentera. Sequestrato a un oligarca russo, sta costando allo Stato italiano circa 800mila euro al mese

Lo yacht è stato posto sotto sequestro in Italia dalla Guardia di finanza, in virtù di una disposizione legata allle sanzioni decise contro gli oligarchi russi.


FORMENTERA (22 gennaio 2023) – È forse il mega yacht più famoso di Formentera. Ed è di sicuro la barca a vela più grande del mondo. E il “Sailing Yacht”, del valore di circa 500 milioni di euro. Per anni, in estate, lo si è visto (difficile del resto non notarlo con i suoi 143 metri di lunghezza, 25 di larghezza e 12.600 tonnellate di stazza) ancorato davanti alle coste dell’isla. E capitava che il suo propietario – il magnate russo Andrey Igorevich Melichenko (il suo patrimonio è stimato da Forbes in 27,5 miliardi di dollari) venisse avvistato sull’isola mentre cenava in qualche ristorante, in compagnia di familiari, amici, assistenti personali e guardie del corpo.


Poi, si sa, è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina e a marzo del 2021 lo yacht è stato posto sotto sequestro in Italia dalla Guardia di finanza, in virtù di una disposizione legata allle sanzioni decise dall’Unione Europea contro gli oligarchi russi.

Da all’ora è fermo al porto di Trieste. Bloccato anche da un iter giudiziario che si trascina da mesi. Da una parte c’è una società straniera, rappresentata da due avvocati che garantiscono che il propietario non sia più Melichenko e neppure nessuno a lui riconducibile. Chiedono quindi che il mega yacht venga dissequestrato. E dall’altra parte c’è lo Stato italiano per il quale il panfilo in questione è ancora senza ombra di dubbio di Andrej Melnichenko: “Quando un bene è congelato, la proprietà non può passare di mano, quindi se era di Melnichenko prima, lo è anche adesso”.


Chi ha ragione, lo dovrà ora stabilire l’autorità giudiziaria. E in attesa che si conluda l’iter procedurale, il mega yacht non si muove dal porto di Trieste. Ma quanto costa allo Stato italiano tenerlo lì fermo? Non poco. Il gigante del mare ultramoderno, luccicante, blindatissimo, richiede da mesi la presenza a bordo di un equipaggio di una ventina di uomini. A ciò vanno aggiunte le spese di vigilanza e di stallo e quelle sostenute per tenere in efficienza un gruppo elettrogeno particolarissimo. Insomma, a conti fatti, gli esperti hanno stimato per lo Stato italiano un esborso di circa 750-800 mila euro. Ogni mese.

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