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NO AL RAZZISMO
Formentera, frasi discriminatorie contro gli italiani da parte di alcuni tedeschi. Sui social i pregiudizi ai danni di ristoratori e turisti

La stragrande maggioranza dei tedeschi intervenuti sulla polemica, hanno censurato - senza se e senza ma - il comportamento razzista di qualche loro connazionale.

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FORMENTERA (17 maggio 2024) – Prima di raccontare i fatti, sono doverose due premesse. La prima è che solo una piccola minoranza di persone di origine tedesca ha manifestato sui social, con vibranti toni discriminatori, il loro odio contro i ristoratori e i turisti italiani a Formentera. E secondo che la stragrande maggioranza dei tedeschi intervenuti sulla polemica, hanno censurato – senza se e senza ma – il comportamento razzista dei loro connazionali, esprimendo solidarietà verso il “made in Italy” sull’isola.


Una precisazione, questa, che mi auguro possa chiarire in maniera assoluta che il seguente articolo non è una polemica tra italiani e tedeschi (tra i quali anche a Formentera c’è una forte amicizia reciproca) ma solo una netta e legittima condanna contro quei pochi, pochissimi tedeschi che, attraverso stupidi pregiudizi, abbracciano il falso stereotipo di una Formentera rovinata dall’italiano “brutto e cattivo”, trasmettendo l’immagine distorta che il “made in italy” sull’isola è un mostro da annientare e discriminare.


Ebbene, non è la prima volta che in alcuni gruppi Facebook di Formentera e gestiti da amministratori di origine tedesca, si leggono commenti – scritti da altri utenti tedeschi – dai toni razzisti, contro gli italiani. L’ultimo, in ordine di tempo, è di ieri e recitava il solito copione: “A Formentera non vado mai in ristoranti italiani, neppure se sono spagnoli ma gestiti da italiani o con camerieri italiani”. Un post che ha catalizzato alcuni like da parte di altri tedeschi. E non è stato un caso isolato. Nelle ultime settimane, infatti, altri simili post o commenti sono apparsi sui social, sempre scritti da utenti tedeschi: “Non andrò più nei chiringuitos perché ora sono stati presi dagli italiani”, “È colpa degli italiani se non ci sono più gli storici chioschi e gli storici gestori”, “Formentera era un Paradiso, ma poi sono arrivati gli italiani”, “Bisognerebbe mettere un cartello al porto de La Savina con scritto “Gli italiani non possono entrare”. Tutti commenti (bene precisarlo) che hanno suscitato indignazione anche in molti tedeschi che hanno preso le distanze dai loro stessi connazionali, condannando certe frasi del tutto inaccettabili.


E l’ultimo post di ieri contro i ristoratori ha scatenato anche la rabbia di qualche italiano, stanco di essere tacciato come il male assoluto di Formentera: “Certi pregiudizi contro un popolo ricordano il periodo degli orrori nazisti”, “Gli italiani non si sono insediati a Formentera con la violenza ma lo hanno fatto lavorando. I ristoratori italiani a Formentera fanno tanti sacrifici e non è giusto discriminarli”. 


E anche se non servirà ad abbattere i pregiudizi (dietro i quali si cela sempre tanta ignoranza e nessuna elasticità mentale) è bene precisare che degli otto nuovi chiringuitos, sei sono gestiti da società amministrate da spagnoli e due da italiani. E non è colpa degli italiani se i chiringuitos hanno cambiato gestione ma si tratta di una direttiva dall’Unione Europea. Se ci sono diversi ristoranti italiani a Formentera è perché la cucina del “Bel Paese” è molto amata e apprezzata. I turisti italiani a Formentera sono un’opportunità e non una piaga da eliminare. E se Formentera è cambiata è perche il mondo è cambiato con la globalizzazione. Continuare a puntare l’indice accusatore contro gli italiani si finisce con l’alimentare e radicare un pregiudizio che come ricorda la storia può diventare pericoloso.


Noi di FormenteraNews odiamo tutte le  forme di razzismo e di discriminazione. Amiamo invece l’immagine vista più volte al “Piratabus” o al “Blu bar” o in altri locali dell’isola: italiani e tedeschi seduti gomito a gomito allo stesso tavolo, bersi una birra insieme, parlare in lingue diverse ma riuscendo comunque a capirsi, ammirare insieme il mare e il tramonto tra brindisi e risate. E alla fine abbracciarsi e darsi appuntamento al prossimo anno. Già, è questa la Formentera che vogliamo e in cui crediamo. E che, siamo certi, non cambierà mai.

Davide Gervasi

 

 

 

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